Sutra del Loto: XXVIII capitolo - definizione. Che cos'è Sutra del Loto: XXVIII capitolo
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Cosa (chi) è Sutra del Loto: XXVIII capitolo - definizione


Sutra del Loto: XXVIII capitolo         
Giunge allora da Oriente sul Gṛdhrakūṭaparvata, nel mondo di Sahā, il grande bodhisattva Samantabhadra (Virtù Universale) famoso per le sue maestosità e le sue virtù, nonché per i poteri soprannaturali in grado di manifestare. Egli è accompagnato da un numero illimitato di altri grandi bodhisattva e da altri grandi esseri.
Sutra del Loto: XXIII capitolo         
Successivamente il bodhisattva Nakṣatrarājasaṃkusumitābhijña (Capacità Sovrannaturali Fatte Fiorire dal Re delle Costellazioni) chiese al Buddha Śākyamuni la ragione per la quale il bodhisattva Bhaiṣajyarāja (Re della Medicina) permaneva nel mondo di sahā compiendo migliaia di ardue pratiche religiose.
Sutra del Loto: XXIV capitolo         
In quel periodo il Buddha Śākyamuni emise un raggio dalla uṣṇīṣa posta alla sommità del suo capo, e un altro raggio dalla ūrṇā, posta tra le sopracciglia, questi due dei trentadue segni maggiori di un Buddha, illuminando in questo modo la parte orientale dell'universo, con i suoi campi buddhici. I raggi luminosi raggiunsero il mondo Vairocanaraśmipratimaṇḍita (Ornato dei Raggi del Sole), dove viveva il buddha Kamaladalavimalanakṣatrarājasaṃkusumitâbhijña (Saggezza del Re delle Costellazioni Puro Fiore) il quale, circondato da miriadi di bodhisattva, lì predicava la dottrina.